Cartello dei camion: gli enti pubblici che hanno acquistato camion per la raccolta rifiuti hanno diritto a chiedere il risarcimento del danno
Il Distretto Amministrativo di Northeim vince in Corte di Giustizia: per i giudici europei gli autocarri destinati alla racconta dei rifiuti rientrano tra i prodotti interessati dal cartello, ivi compresi quelli acquistati da aziende municipalizzate ed enti pubblici nell’ambito di procedure pubbliche di gara.
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Lo scorso 1 agosto 2022 è stata pubblicata la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha riconosciuto la legittimazione delle Amministrazioni Pubbliche e aziende municipalizzate ad agire in giudizio per chiedere il risarcimento dei danni causati dal cartello dei camion per gli autocarri adibiti alla raccolta dei rifiuti, acquistati tra il 1997 e il 2011.
La vittoria ottenuta dal Distretto Amministrativo di Northeim innanzi alla Corte di Giustizia è di dirimente importanza poiché si colloca nell’ambito delle numerose azioni di risarcimento esperite in tutta Europa da Amministrazioni ed Enti Pubblici operanti nel settore della raccolta dei rifiuti. In Italia alcune tra le più importanti aziende municipalizzate e imprese operanti nella raccolta rifiuti hanno già agito in giudizio contro le case costruttrici assistite dagli avvocati dello Studio Legale Scoccini & Associati.
La pronuncia è stata resa in occasione del rinvio pregiudiziale C-588/20 Daimler AG c. Distretto Amministrativo di Northeim, esperito dal Tribunale Distrettuale di Hannover (Germania), in cui la Corte è stata ancora una volta chiamata a pronunciarsi sulla corretta interpretazione della Decisione AT. 39824 della Commissione Europea, che nel 2016 ha sanzionato le maggiori case costruttrici di autocarri per aver coordinato i prezzi di listino degli autocarri, causando di conseguenza un aumento dei prezzi finali.
Tra le numerose questioni affrontate dalla Corte, e prima ancora dall’Avvocato Generale Medina nelle sue conclusioni, assume rilievo l’individuazione del perimetro del cartello e la conseguente inclusione nell’ambito dei prodotti interessati dall’infrazione, in primo luogo, degli autocarri destinati alla raccolta dei rifiuti e, in secondo luogo, degli autocarri acquistati a seguito di procedure pubbliche di gara, giacché è la stessa decisione a non operare alcuna distinzione tra vendite dirette e indirette.
Come precisato dall’Avvocato Generale Medina nelle sue conclusioni, oltre alle imprese di autotrasporto private, le Amministrazioni Pubbliche sono tra i principali acquirenti degli autocarri interessati dall’infrazione, poiché sono beni strumentali alle attività di pulizia delle strade, raccolta dei rifiuti ed altri servizi di manutenzione comunale.
Nello specifico, confermando integralmente le conclusioni rassegnate dall’Avvocato Generale, la Corte, con la citata sentenza, ha osservato che la Commissione ha individuato gli autocarri oggetto dell’infrazione basandosi esclusivamente sul criterio del peso. Invero, come si legge al paragrafo 5 della Decisione AT. 39824 “i prodotti interessati dall’infrazione sono gli autocarri di peso compreso tra le sei e le sedici tonnellate (autocarri medi) e di peso superiore alle sedici tonnellate (autocarri pesanti)” e gli unici veicoli ad essere espressamente esclusi, come si legge alla nota n. 5 a piè di pagina, sono unicamente gli autocarri ad uso militare. Pertanto, secondo la Corte, la Decisione non contiene alcun elemento che possa consentire di concludere che gli autocarri speciali, ivi compresi quelli destinati alla raccolta dei rifiuti, non facciano parte dei prodotti interessati dal cartello. Invero, come osservato dall’Avvocato Generale nelle sue conclusioni, se la Commissione avesse voluto escludere dall’ambito di applicazione della Decisione altri tipi di autocarri, lo avrebbe fatto in modo esplicito, in ragione dei principi di chiarezza e certezza del diritto.
Siamo a disposizione per ulteriori informazioni sul caso e sulle possibilità di ottenere il risarcimento dei danni causati dal Cartello dei camion per le imprese che hanno acquistato autocarri comprese le imprese operanti nel settore della raccolta dei rifiuti. Vi invitiamo a contattarci via email a info@scoccinistudio.it o telefonarci.