AMAZON sospettata di abuso di posizione dominante anche a danno dei fornitori di servizi di logistica

AMAZON sospettata di abuso di posizione dominante anche a danno dei fornitori di servizi di logistica

L’AGCM indaga AMAZON perché sospettata di avvantaggiare indebitamente i venditori che aderiscono al proprio servizio di logistica, restringendo significativamente la concorrenza anche nel mercato delle imprese che forniscono servizi di spedizione degli ordini.
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È stato prorogato fino al 30 aprile 2021 il termine di conclusione del procedimento, avviato dall’AGCM nel 2019, volto all’accertamento dell’abuso di posizione dominante in marketplace e-commerce e servizi di logistica che ha messo sotto osservazione cinque società del gruppo Amazon.
Ad essere al centro delle indagini dell’Authority è la condotta con cui il colosso dell’e-commerce conferirebbe vantaggi unicamente ai venditori terzi che aderiscono al servizio di logistica offerto da Amazon stessa (c.d. FBA: Fulfilment by Amazon).
Dall’adesione al servizio FBA deriverebbero benefici in termini di visibilità della propria offerta e di miglioramento delle proprie vendite sul marketplace, rispetto ai venditori che si avvalgono di servizi di logistica esterni. L’adesione al servizio FBA, come evidenziato dalla stessa Amazon nella sua offerta, avvantaggerebbe quei venditori che non godono di buone performance di vendita sul proprio sito, in quanto il programma consentirebbe loro di eliminare le recensioni negative sulla consegna e sul servizio clienti. Non solo, dall’adesione al programma deriverebbero ulteriori vantaggi quali una migliorata indicizzazione e la possibilità di ottenere vantaggi di prezzo.

A fronte di questi elementi, l’AGCM, che ritiene assodata la posizione dominante della società, ha deciso di investigare queste condotte, in quanto “appaiano idonee a consentire ad Amazon di ottenere significativi vantaggi competitivi nel mercato della logistica a scapito di operatori specializzati nella logistica per e-commerce”. In effetti, secondo l’ipotesi investigativa Amazon sfrutterebbe indebitamente la propria posizione dominante, restringendo in modo significativo tanto la concorrenza nel mercato dei servizi di logistica quanto nel mercato dei servizi di intermediazione sul marketplace a danno dei consumatori finali.

Il provvedimento dell’Autorità, ormai imminente, ove accertasse l’abuso di posizione dominante, consentirebbe ai soggetti danneggiati, fra cui anche le imprese che forniscono servizi di logistica, come ad esempio quelle che si occupano della spedizione degli ordini, di ottenere il risarcimento derivante da tale illecito anticoncorrenziale.
Invero, sulla base della consolidata giurisprudenza, l’art. 102 TFUE non solo proibisce le condotte di un’impresa in posizione dominante volte a rafforzare tale posizione nello stesso mercato, ma anche le condotte che abbiamo l’effetto di estendere la posizione dominante in un mercato analogo, come, nel caso di specie, il mercato dei servizi di logistica e-commerce.



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